Regia di: Andrea Binetti
Con: Daniela Mazzucato, Max Renè Cosotti, Andrea Binetti
Orchestra del Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara
Direttore pianista: Giuseppe Fabrizio

L’Operetta ebbe il suo massimo splendore soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento e rappresenta il meglio della Belle Epoque, un periodo storico brillante ed effervescente,  che si concluse prematuramente con l’avvento della Prima Guerra Mondiale. Dopo il seconda conflitto mondiale, l’Operetta venne soppiantata dal musical che ne è il moderno successore. Al pubblico del Pescara Liberty Festival Daniela Mazzucato, Max Renè Cosotti e Andrea Binetti propongono un viaggio tra le musiche di Lehar, Abraham, Ranzato per un’immersione nel mondo fantasioso dell’operetta italiana ed europea. Il soprano Daniela Mazzucato e il tenore Max René Cosotti sono una coppia nella vita e nella scena. La loro è una lunga carriera nei teatri più famosi del mondo, ricca di successi e costellata da importanti interpretazioni, collaborazioni e premi tra i quali citiamo solo il più recente: il 50° Premio Puccini che ha iscritto Daniela Mazzuccato a luglio scorso nell’Albo d’oro delle voci pucciniane del Festival di Torre del Lago. Accanto a loro, il tenore Andrea Binetti , un artista con una intensa carriera, svariati premi e riconoscimenti tra i quali quello di “erede dell’arte di Sandro Massimini”, il massimo esponente italiano dell’Operetta e della Piccolo Lirica del secondo Novecento.

PROGRAMMA:

Franz Lehár “Gold und silber” – orchestra
Jean Gilbert “Ingresso di Sigismondo” da Al cavallino bianco – Binetti
Leon Bard “Frou Frou del tabarin” da La Duchessa del Bal Tabarin – Mazzucato
Franz Lehár “Tu che m’hai preso il cor” da Il paese del sorriso – Cosotti
Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo “Oh Cin ci là” da Cin ci là – Mazzucato/Binetti
Giuseppe Pietri “Com’è bello guidare i cavalli” da Acqua cheta – Cosotti/Binetti
Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo “Fox della luna” da Il paese dei campanelli – Mazzucato/Binetti
Franz Lehár “Tace il labbro” da La vedova allegra – Mazzucato/Cosotti
Franz Lehár “È scabroso le donne studiar” da La vedova allegra – Mazzucato/Cosotti/Binetti